- Cosa si intende per Linguaggio Emotivo?;
- Cosa si intende per Comunicazione DeIpnotica?
- Chi è il Communication Coach e cosa fa?
- A chi è rivolto questo servizio?
- Cosa è la “Regardful Communication”?
- Attuando con l’interlocutore una comunicazione di questo tipo si potrebbe parlare di “Comunicazione Manipolativa” ?
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- Come risaputo in noi vi è una parte Logica/razionale e cosciente. Essa è governata dalla ragione e dalle esperienze vissute, essa comunica prevalentemente attraverso la parola ed è condizionata da molteplici fattori quali quelli: sociali, ambientali, culturali. Sovente, infatti, ciò che si afferma con la parola non coincide con ciò che realmente si pensa.
Poi vi è una parte o istanza Analogica cioè NON-LOGICA, ISTINTUALE , EMOTIVA ed INCONSCIA. Questa è l’istanza primordiale è quella parte dell’individuo che ci permette, in casi particolari, di sopravvivere a situazioni spesso estreme che comportano sforzi superiori. Sa ciò che è bene e ciò che è male per la nostra sopravvivenza. Immaginatela come un forziere all’interno del quale vi sono tutti i ricordi emotivamente significativi, specie gli eventi rimossi dalla parte Logica. La chiave è l’emozione scaturita da un evento ordinario che ci riporta per analogia ad un esperienza significativa vissuta in seguito alla quale abbiamo agito in un certo modo. Da qui ne viene l’azione o il blocco.
La frase “ho agito in quel modo spinto non so da cosa” . E’ l’istinto. Esso si nutre di emozioni, belle o brutte che siano sono il suo nutrimento e lo governano. E’ sensibile ai gesti, suoni, parole, segni. Come un bambino, esso, è governato da tutto ciò che comporta l’appagamento di esigenze semplici che gli rievocano il rapporto avuto con le figure significative del passato(intese come soggetti/persone/idee/cose). Si esprime attraverso il nostro corpo, con gesti e comportamenti. Per GESTI intendiamo: postura del corpo in avanti o indietro, la mimica, i grattamenti nelle varie zone del corpo specie sul viso. Per comportamenti intendiamo tutto ciò che implica un modello, o tipologia, comportamentale individuale d’interazione nella sfera sociale riferito all’ambito: familiare, sentimentale, autorealizzativo. Conoscere ed interpretare il linguaggio emotivo significa conoscersi, conoscere aldilà della parola l’interlocutore, significa governare se stessi. Spesso, nella maggior parte degli individui, vi è dissociazione tra la parte Logica e quella Emotiva a tal punto che si presentano disturbi con difficoltà ad agire (proprio quando l’azione è richiesta) o altri disturbi di tipo compulsivo quando invece l’azione non è richiesta.
- La Comunicazione DeIpnotica è la capacità di creare in pochi istanti empatia con l’interlocutore e divenire nel contempo significativi per esso. L'empatia è la capacità di comprendere cosa un'altra persona sta provando nonchè uno stadio superiore di interazione tra soggetti. Per creare Empatia, è di rigore, saper rievocare emozioni al nostro interlocutore, per attuare ciò non ci si pùò fermare solo a ciò che si ascolta. Sovente neanche il nostro interlocutore crede in ciò che ci comunica. Nei vari gradi di sensibilità di ognuno di noi vi è la sensibilità di comprendere chi abbiamo di fronte e di conseguenza entrare nella sua sfera personale. Ciò avviene normalmente quando incontriamo qualcuno che da subito ci piace. Il suo modo di utilizzare la mimica, gli argomenti che tratta, il gesticolare, il tono della voce, l’aspetto fisico, le movenze risultano INCONSCIAMENTE come un’attrazione verso questi. Le nostre esigenze risultano il chiavistello del forziere e l’altro/a è la chiave. “sembra come se ti conoscessi da tempo”, “da subito mi sono fidato di te”, “hai un aspetto familiare”… ci verrebbe da dire a volte. Conoscere la Comunicazione DeIpnotica significa divenire la chiave per ogni tipo di chiavistello.
- Il C.C. è quella figura professionale che sa interpretare il linguaggio emotivo ed ha il compito di insegnare, al singolo ed al gruppo, le tecniche di comunicazione efficace e persuasiva, di comunicazione non verbale e linguaggio emotivo. Lo scopo del C.C. è quello di indirizzare, ed a richiesta accompagnare, il cliente in un percorso dove l’obiettivo sarà la CONSAPEVOLEZZA della propria identità e l’EQUILIBRIO emotivo. Vi darà i mezzi idonei affinché l’istanza logica ed emotiva collaborino tra di loro sotto la vostra completa supervisione. Non si ferma al cosiddetto ABC ma continua con DE.
AZIONE: intesa come trasformare il pensiero in azione;
BIVALENZA: intesa sia come 2 istanze in connubio tra loro sia come il saper scindere ciò che è vero da ciò che è falso;
CONSAPEVOLEZZA: intesa come il saper essere consapevoli che ogni stimolo attuato produce un effetto;
DETERMINAZIONE: intesa sia come la capacità di determinare ciò che ci appaga realmente sia come divenire determinati per il raggiungimento degli obiettivi prefissati;
EQUILIBRIO: inteso come equilibrio psico-fisico.
4. Per poter appagare le proprie esigenze ogni individuo deve gestire al meglio la comunicazione con se stesso e con gli altri in quanto persone, cose o eventi che ci colpiscono fanno nascere in noi delle aspettative. Quando tali aspettative vengono frustrate l’individuo può subire non solo disagi e sofferenze ma veri e propri problemi, anche gravi, che non gli permettono più di vivere in armonia e che creano profonde ferite nella sua sfera emotiva e nei rapporti con gli altri. Di conseguenza I beneficiari di questa tecnica sono molteplici. Il singolo utente che necessita di uno strumento di comunicazione efficace, che desidera identificare la natura e le radici del problema/sofferenza, attraverso l’interrogazione di se stesso, al fine di intervenire per risolvere, raggiungere o riconquistare quell’equilibrio che sta alla base del benessere e del successo. E’ rivolto altresì a gruppi di persone quali Comunità, Scuole, Istituzioni ed organizzazioni di varia natura per corsi sulla gestione delle risorse umane.
5. Il metodo comunicativo di base può rivelarsi spesso fallace, a volte addirittura fastidioso al nostro interlocutore. Come dicevo, il nostro Io comunica attraverso il nostro corpo ciò che lo aggrada o meno. Conoscendo tali tecniche e calibrando adeguatamente la nostra Comunicazione nei confronti dell’interlocutore scopriremo in pochi attimi ciò che a quest’ultimo piace o meno. Di conseguenza attuando una comunicazione calibrata alle esigenze dell’interlocutore avremo una “Respectful Communication” che rispetta l’altro.
6. Manipolare significa: indurre qualcuno, indipendentemente dalla sua volontà, a fare o non fare una determinata cosa. Come ogni tecnica, anche questa, và utilizzata esclusivamente nel rispetto della dignità umana e dell’etica di ognuno ne conviene che si potrebbe parlare invece di comunicazione persuasiva, cioè piacevolezza nel modo di comunicare. |